Dr. Massimiliano Brambilla
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Volto tondo e volto scarno

Come corregere un volto troppo tondo o paffuto
Il problema del volto eccessivamente tondo è una problematica comune a molti. In primis occorre valutare la morfologia dei tessuti per capire la reale struttura: si tratta un eccesso adiposo o di mancanza di salienze ossee? Il passo successivo è modificare al computer alcuni elementi del viso, alla ricerca di quelli che maggiormente sono in grado di incidere positivamente sulla forma.

Come correggere tessuto adiposo e salienze ossee
1) Il tessuto adiposo può essere aspirato con una accortissima microliposuzione o asportato nella sua componente della guancia (bolla di bichat).
La bolla: la rimozione della bolla adiposa di Bichat (Buccal Fat Pad Removal) è un intervento indicato per coloro che hanno un volto già ben definito, non eccessivamente adiposo e deisiderano dare maggiore depressione in corrispondenza delle cosidddette fossette. Non è indicato nei volti eccessivamenti tondi perchè il beneficio che se ne ottiene è scarso.

2) Le salienze ossee possono essere aumentate in modo temporaneo (es. acido jaluronico), definitivo (protesi osteointegranti) oppure potrebbe essere necessario ricorrere alla lipostruttura.

Cause del volto scarno
Il volto eccessivamente scarno può essere dovuto a:
- costituzione
- eccessivo dimagrimento
- somministrazione di particolari farmaci che determinao il riassorbimento del tessuto adiposo (es. farmaci antiretroviorali).

Un volto eccessivamente magro viene poi esasperato dalla presenza di salienze ossee imponenti (zigomi, mento, mandibola).

I trattamenti per correggere un volto scarno
I diversi interventi per la correzione del viso scarno devono mirare a ridare volume alla guancia mediante impianto di sostanze volumetrizzanti. I tipi di interventi che la chirurgia propone per risolvere il problema del volto scarno sono:

Lipostruttura (trapianto del proprio grasso)
La lipostruttura è una metodica che si prefigge lo scopo di aumentare il volume tissutale per iniezione di grasso prelevato dallo stesso paziente. "Lipostruttura" è il termine coniato dall'americano Sydney Colemann per descrivere la tecnica che prevede il prelievo del tessuto adiposo per mezzo di una piccolissima cannula da aspirazione, la sua centrifugazione e la reiniezione dello stesso con una metodica raffinata che permette di conseguire risultati di gran lunga superiori per qualità e durata al lipofilling tradizionale. La metodica della lipostruttura permette di ottenere il massimo di attecchimento delle cellule adipose trapiantate.
L'intervento di lipostruttura può avvenire in anestsia locale pura o con sedazione o in anestesia generale a seconda della estensione e della sede da trattare. Il periodo post tratamento è caratterizzato da marcato edema che diminuisce nei giorni successivi.
La domanda che tutti si pongono è: "Ma quanto tempo dura il tessuto adiposo iniettato?" La comunità scientifica ha presenta opinioni diverse riguardo alla durata e sulla percentuale di attecchimento, infatti c'è chi parla del 30% di attecchimento, chi addiritura dell’80%. Secondo il “guru del grasso” Sydney Colemann ciò che rimane a 3 mesi è definitivo e generalmente ciò che rimane a 3 mesi è circa il 40-50% del volume inettato inizialmente e può essere considerato stabile nel tempo. In alcuni casi pertanto si rende consigliabile ripetere la procedura a distanza di 6 mesi. Purtoppo non è possibile iniettare quantità notevoli di tessuto adiposo perché questo non attecchirebbe e diminuirebbe le possibilità di neovascolarizzazione.

Filler
Tutti i filler riassorbibili e non riassorbibili sono potenzialmente in grado di creare un aumento volumetrico ma solo uno si è rivelato nel corso degli anni realmente efficace e dal bassissimo tasso di complicanza: l'acido polilattico (noto commercialmente con il nome di Newfill ed oggi di Sculptra). Si tratta di una sostanza in grado di stimolare la collagenogenesi, il processo in cui sono coinvolti i fibroblasti. In sintesi, viene iniettato e stimola la formazione di collagene naturale in gran quantità. Il processo è ampiamente modulabile. Occorrono due-tre sedute, raramente per riempimenti maggiori si raggiungono 4 sedute distanziate tra loro di almeno un mese. Attraverso queste iniezioni si possono ottenere risultati veramente strabilianti in senso volumetrico.


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